Dal 11-09-2017 al 12-09-2017
Incontro – I-DEA, Archivi come nutrimento per comunità creative
Si sta affermando sempre di più, sia a livello europeo che internazionale, la pratica di utilizzare i materiali proveniente da archivi di collezioni pubbliche e private per degli exhibit. Fra gli esempi più noti e interessanti, ci sono i lavori di artisti come Armin Linke (ospite della conferenza), Erik Kessels, Hans Ulrich Obrist e le operazioni compiute da grandi istituzioni museali europee come il Rijksmuseum di Amsterdam.
La Basilicata risulta per questo tipo di operazione un terreno fertile: è infatti una regione di collezionisti, e, nel corso dei decenni, individui, associazioni di cittadini, organizzazioni private, istituzioni pubbliche e fondazioni hanno messo su archivi e collezioni uniche, che affrontano ogni aspetto della cultura meridionale e italiana, dall’arte contemporanea al turismo effimero, e dal cinema del Ventesimo secolo agli strumenti agricoli. L’I-DEA fornirà una piattaforma per la scoperta e l’interpretazione di questi archivi. La sua missione istituzionale sarà innanzitutto assistere i custodi degli archivi nel compito di preservare le loro collezioni come un deposito della memoria collettiva per la Regione. Secondariamente, intraprenderà il compito di indicizzare i contenuti secondo una comune struttura archivistica, come anche di produrre materiali, disponibili online, per facilitare la ricerca. In terzo luogo, produrrà una piattaforma a Matera per mostre pubbliche che attraversino in maniera trasversale i materiali contenuti in questo “archivio degli archivi”, creando nuove relazioni e individuando nuove interpretazioni della storia e della cultura del Sud.
Il programma della conferenza internazionale, aperta ad antropologi, direttori di musei, responsabili di archivi e collezioni, esperti di creative commons, curatori locali e internazionali, si articolerà in 4 sessioni con interventi di esperti nazionali e internazionali: gli archivi, un bene comune da condividere: questioni di etica, accessibilità, fruibilità; antropologia e archivi; pratiche artistiche e archivi; archivi e musei del terzo millennio. A ciò si aggiungeranno performance, proiezioni e workshop sulla reinterpretazione dei materiali d’archivio più variegati che diventano fonte di nuova ispirazione per artisti, antropologi, scrittori, pensatori, compositori, filosofi e designer.
Casa Cava
Matera, Via S. Pietro Barisano, 47
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